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6 dicembre 2022

 

QUANDO I BAMBINI HANNO FAME

Si stima che 45 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni nel 2021 abbiano sofferto di deperimento, la forma più letale di malnutrizione, che, in età infantile, aumenta fino a 12 volte il rischio di morte. 149 milioni di bambini sotto i cinque anni hanno subito un ritardo di crescita e di sviluppo, a causa di una carenza cronica di nutrienti essenziali nella loro alimentazione, contro 39 milioni di bambini in sovrappeso.

 

Che fare?

Non si tratta di mancanza di alimenti.

Uno studio recente, “Options for keeping the food system within environmental limits”, pubblicato dalla rivista scientifica Nature indica che basterebbe attivare queste tre azioni a livello globale per poter nutrire fino a 10 miliardi di persone:

  1.  la riduzione degli sprechi alimentari; Attualmente circa un terzo del cibo che viene prodotto a livello globale viene sprecato. Dimezzare tale perdita porterebbe, secondo la ricerca, a ridurre gli impatti ambientali fino a un sesto.
  2.  il miglioramento e l’innovazione dei sistemi di produzione agricola. Aumentare i raccolti agricoli dalle terre coltivate esistenti, bilanciare l’applicazione e il riciclo dei fertilizzanti e migliorare la gestione dell’acqua consentirebbe, insieme ad altre misure, di ridurre gli impatti ambientali di circa la metà.
  3.  l’adozione di regimi alimentari più salutari e sostenibili. Seguire diete più sane e ricche di vegetali diminuirebbe l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi di animali da carne.

(Springmann – EAT-Lancet Commission).

 

È necessario l’impegno di tutti, compresi i singoli individui.

 

A questo proposito ascoltate questo TED

 

Ma il giovane che parla di Uganda non è l’unico che si occupa del problema. In RD Congo, a Bukavu, c’è chi cerca soluzioni locali.

Kesho Congo (letteralmente Congo domani) è l’organizzazione di Bukavu (ma attiva anche nel Nord Kivu in guerra) capitanata dal dottor Adolphe, un pediatra congolese che ha studiato nutrizione in Europa.

Il dottore e alcuni nutrizionisti hanno individuato una metodologia semplice per estrarre, concentrare e rendere efficaci nell’organismo le proteine contenute nelle foglie di erba medica e di alcuni tipi di fagiolini. L’estratto è una polvere verde che si mescola con la farina per la produzione di biscotti e pagnottelle da somministrare ai bambini ad alto rischio denutrizione nelle scuole identificate come le più povere di alcuni quartieri della città.

 

 

Nei prossimi giorni vi racconteremo con dovizia di foto anche la loro azione con i bambini in preda a malnutrizione di media gravità.