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3 dicembre 2022

 

 

Il mondo è malato

Il nostro pianeta è in crisi, questa non è una novità.

Ne paghiamo le conseguenze ogni volta che piove troppo o che non piove o che il vento soffia troppo forte o che il terreno frana o che un ghiacciaio si scioglie… è sotto gli occhi di tutti.

 

 

I problemi dell’ecologia sono legati a quelli alimentari e alle guerre; ricordiamoci della siccità di questa estate in Italia e della conseguente crisi che ci siamo risparmiati (forse) con la ripresa delle piogge o all’inquinamento da radiazioni nella famosa zona di Chernobil (il disastro è avvenuto nel 1986 ma ancora oggi le aree vicine alla centrale nucleare sono off limits).

Chi paga le conseguenze della devastazione della Terra?

I più fragili, quelli che non hanno devastato nulla, gli animali, i bambini, gli anziani.

 

 

Che fare?

Non possiamo guarire la Terra da soli ma possiamo fare la nostra parte per non peggiorare la malattia.

Possiamo appoggiare le grandi organizzazioni in difesa dell’ambiente ( ce ne sono tante, non le elenchiamo per non fare preferenze)

o cercare il gruppo accanto a casa che si occupa di raccogliere la spazzatura nelle aree verdi

o di assistere gli animali vittime dell’inquinamento

o della denuncia delle aziende che inquinano

o della creazione di piste ciclabili in città

e molto altro ancora.

 

Anche in RDC (Repubblica Democratica del Congo, Africa Centrale – imparate questo acronimo che ne riparleremo spesso) ci sono organizzazioni che si occupano dell’ambiente.

Io, Donata, faccio parte di una organizzazione di secondo livello, che è a servizio e aiuta a fare informazione e ad agire per l’ambiente nella città di Bukavu (Sud Kivu – RDC): il MEPE (Movimento per l’educazione alla pace e all’ambiente)

 

 

Ma oggi ci preme mostrarvi questo video su ciò che il Congo fa per noi.