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19 dicembre 2022

 

La biodiversità è bellezza

e la bellezza salverà il mondo. (Il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij)

La biodiversità – la varietà di specie animali e vegetali del nostro pianeta – sta scomparendo. Ogni volta che si estingue una specie animale, e non parliamo solo di grandi mammiferi come il rinoceronte bianco settentrionale o la tigre di Giava, perdiamo un patrimonio importante per la salute del pianeta. Negli ultimi 10 anni si sono estinte (leggi: abbiamo di fatto estinto) 160 specie animali. Perchè? A causa delle attività umane come le modifiche nell’utilizzo del suolo, l’inquinamento e il cambiamento climatico.

Per non parlare delle specie vegetali, quasi 600 estinte negli ultimi due secoli.

Si definisce estinta una specie vivente di cui non esistono più esemplari in natura o in cattività. Non ci sono più e resta traccia di loro sui libri.

Perdere specie vegetali è gravissimo, tra l’altro, perchè quasi sempre non conosciamo ancora le loro proprietà e moltissimi farmaci derivano dai vegetali.

Molte erbe sono curative, per dirne alcune, l’aloe, la liquerizia, lo zenzero, ma anche la belladonna, il curaro (che si usava in chirurgia), il caffè, la citronella…

 

Perdiamo possibili farmaci!!! E perdiamo la bellezza.

 

Per non parlare delle api che, domestiche e selvatiche, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo. Anche in Italia. Niente api, niente frutta, niente miele, niente pappa reale, niente cera, niente propoli, e un caos ecologico.

 

In Italia Sono a rischio estinzione 138 specie terrestri e 23 specie marine.

 

In Congo

In Africa in generale sono a rischio estinzione moltissimi animali selvatici e specie vegetali.

Solo in Congo ne citiamo quattro, abbastanza famose e endemiche (esistono in natura solo in quelle zone). Si tratta del gorilla di montagna del Parco Virunga, di quello di pianura del Parco Kauzi Biega, dell’okapi di cui restano pochissimi esemplari, dei bonobo che vivono solo nella foresta dell’ovest del paese.

Il Parco Virunga, patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, ora è minacciato di nuovo dalle grandi aziende produttrici di petrolio (anche l’ENI, che ora sembra essersi ritirata…. ) perchè in alcune zone del parco ci sono grandi giacimenti petroliferi.

è il trailer di un film purtroppo quasi introvabile, registrato in lingua originale, francese, inglese, swahili.

 

Cosa possiamo fare?

Fare la spesa rispettando i ritmi della natura, non cercare le primizie, che vengono forzate, coltivate con uso di pesticidi, diserbanti, ormoni …

Ridurre il consumo di carne che, già detto, richiede campi coltivati al posto di foreste, e coltivati in monocoltura che impoverisce il terreno.

Ovviamente non mangiare specie in via di estinzione, per esempio il tonno rosso e quello dalla pinna gialla.

Regalare un albero

Informarci e sostenere per esempio il Parco Virunga (che tra l’altro in questi giorni è teatro di guerra…)

per approfondire link >> Strage nel Parco dei Vulcani Virunga, in Africa | WWF Italia