15 dicembre 2022
La Terra cade a pezzi
Il dissesto idrogeologico è l’insieme dei processi idrici e morfologici che producono la degradazione del suolo, come l’erosione, le frane e le alluvioni e di conseguenza l’instabilità o la distruzione delle costruzioni che sono localmente presenti.
Le condizioni meteorologiche e i cambiamenti climatici sono una causa del dissesto idrogeologico, che viene inasprito dall’eccessivo consumo di suolo, in particolare dalla cementificazione e dalla deforestazione.
Se il terreno è troppo cementificato o se non si rispettano le minime norme per la sicurezza delle abitazioni, lo stato del suolo e della gestione delle acque piovane peggiora. Precipitazioni particolarmente intense e continue possono provocare allagamenti e disagi anche molto forti.
I fenomeni estremi sono in aumento
e stanno avendo sempre maggiori impatti sui Paesi di tutto il mondo. E’ significativa l’impossibilità da parte nostra di trovare dati sulla problematica idrogeologica nel continente africano a fronte di dati sugli altri continenti.
In Italia la situazione è molto critica, il 94% dei comuni sono a rischio idrogeologico. Ci sono più di 620.000 frane.
Cosa possiamo fare?
Possiamo identificare le cause dei danni da fenomeni calamitosi, lavorare per ridurre al minimo la possibilità che i danni si verifichino e agire per ridurre il rischio a persone, ambiente e cose.
In Italia sono nati vari movimenti dal basso con la partecipazione anche di amministratori locali, volti a tutelare e difendere il territorio.
sono i Comuni italiani che si impegnano molto e concretamente con attenzione all’ambiente.
La situazione può migliorare se si effettuano lavori di cura dei corsi d’acqua e delle pendici di montagne e colline, con rimboschimento e consolidamento dei terreni.
Bisognerebbe, nelle città, costruire nel modo giusto, con piani regolatori che tengano conto della conformazione del suolo, delle sue caratteristiche e del rischio ad esso connesso.
Cosa fanno in Congo?
Il Kivu (sempre in RDC) è una zona montagnosa e, nelle zone disboscate e soprattutto in città, è preda di dissesto idrogeologico grave, a causa del disboscamento, dei canali di scolo (dove ci sono) pieni di plastica e altra spazzatura, della mancanza di un piano regolatore e delle costruzioni anarchiche.
Ogni volta che piove forte (la tipica pioggia equatoriale) crollano case e alcune strade si riempiono di acqua come fiumi che scorrono verso il lago (tra l’altro trasportando nel lago ogni genere di spazzatura, plastica compresa).
- il terreno frana a causa delle costruzioni anarchiche e le case crollano
- il terreno frana a causa delle costruzioni anarchiche e le case crollano
- il terreno frana a causa delle costruzioni anarchiche e le case crollano
Per questo alcuni membri del MEPE stanno facendo azione politica con raccolta firme e sollecitazione agli enti competenti, ci provano anche se i risultati sono scarsi.
Come facciamo noi in Italia.
E stanno facendo formazione ai responsabili di diverse parrocchie su cause ed effetti dei cambiamenti climatici
l’uomo accaldato dice “non capisco come mai faccia così caldo…”